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L'idea

Il progetto nasce il 6 giugno 2003 a Reggio Emilia, a seguito di una cena con lo stesso Richard Stallman. In quell'occasione Stallman evidenziò la necessità di indirizzare gli sforzi degli sviluppatori sulla semplicità di utilizzo delle applicazioni. Egli propose così l'idea di una gestione trasparente dei pacchetti nel sistema GNU1.2. Nella sua implementazione, l'installazione di un software viene equiparata alla creazione di un link simbolico in un directory specifico (ad es. $ \texttt {/packages}$). Tale link identifica il directory che comprende tutti i file necessari allo stesso software. L'idea, seppur modificata e riadattata al sistema GNU/Linux, costituisce il punto di partenza per questa tesi. Per comprendere in dettaglio il progetto originale di Stallman si veda la sezione 4.2.

Quando un utente decide di provare GNU/Linux, molto probabilmente si ritroverà a seguire una procedura di installazione guidata di una distribuzione. Quest'ultima è un sistema operativo completo, corredato di moltissime applicazioni con le rispettive documentazioni, librerie necessarie agli sviluppatori ed altro. Ognuna di queste entità è rappresentata dal rispettivo pacchetto software: un archivio contenente tutte le informazioni ed i file necessari per l'implementazione di una funzionalità del sistema. Tra le informazioni rivestono particolare importanza le procedure necessarie per l'installazione e la rimozione dal sistema e la descrizione del software incluso.

Le distribuzioni mettono inoltre a disposizione un gestore dei propri pacchetti ed una o più interfacce grafiche per facilitarne l'utilizzo. Considerando la diffusione del sistema GNU/Linux, possiamo calcolare la presenza di almeno 6 importanti distribuzioni e di 4 formati di pacchetti accompagnati da altrettanti gestori. Per l'utente ciò significa dover imparare una serie comandi per la gestione del software della propria distribuzione, ed apprenderne di nuovi nel caso egli volesse passare ad un altro sistema GNU/Linux.

L'idea alla base del progetto PackageFS, consiste nel frapporre uno strato di astrazione fra l'utente e il gestore pacchetti, equiparando così la complessità di gestione del sistema a quella delle ordinarie operazioni su directory e file. In questo modo l'implementazione acquisisce una duplice trasparenza: verso gli utenti, a cui è risparmiato l'onere di apprendere nuovi comandi, e verso i formati dei pacchetti che vengono gestiti tramite le stesse semplici operazioni in tutte le distribuzioni.

PackageFS costruisce un'intera gerarchia di directory incentrata sui pacchetti software: ogni utente sarà in grado di poter distinguere chiaramente i file posseduti da ogni pacchetto installato nel sistema. Il progetto si propone perciò come nuova via d'accesso al file system tradizionale.

Data questa sua caratteristica, in futuro sarà possibile dividere le competenze amministrative fra gli utenti in base alle singole applicazioni o alle loro categorie. In ultimo, ma non di importanza, si potrebbe prevedere un meccanismo per l'esportazione di questo file system su rete, riducendo sensibilmente la difficoltà di gestione contemporanea di più sistemi GNU/Linux.


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2004-11-19