Se ci si può concedere un'unica e piccola modifica al codice del kernel,
lo sviluppo di plug-in può costituire una valida soluzione al problema.
Molti sistemi operativi sono progettati per supportare i cosiddetti
hook che permettono di implementare uscite condizionate dal
kernel. Con questa tecnica, aggiungendo poche semplici istruzioni,
è possibile estendere le funzionalità delle chiamate di sistema dirottandone
l'esecuzione ad un plug-in specifico.
I tipi di approccio fin qui esaminati richiedono l'intervento dell'amministratore di sistema e, benché siano principalmente rivolti allo spazio utente, necessitano anche di un'intensa cooperazione con il kernel e quindi possono causare falle nella sicurezza o corruzioni del sistema. Per evitare questi inconvenienti sono state proposte soluzioni realizzabili interamente da un utente con privilegi ordinari. Purtroppo tali implementazioni presentano un grande svantaggio: coinvolgono esclusivamente le applicazioni a cui sono collegate esplicitamente. A causa di questa caratteristica esse non sono state considerate per la realizzazione del file system oggetto di questa tesi. Ad ogni modo vengono qui presentate perché sono valide alternative in casi specifici.